Gli elementi principali del piano nobile
Scopri la storia del piano principale di La Pedrera, un tempo dimora di Rosario Segimon e Pere Milà dal 1911. Nel corso degli anni, questo spazio unico ha avuto diversi usi prima di diventare la sala espositiva della Fundació Catalunya La Pedrera, mantenendo il suo carattere originale di pianta libera.
Entrando nel piano principale, immagina di passeggiare nella residenza originale dei proprietari di La Pedrera. Rosario Segimon e Pere Milà vi abitarono dal 1911. Dopo vari usi, nel 1992 lo spazio è stato adattato per ospitare la sala espositiva della Fundació Catalunya La Pedrera, mantenendo la pianta libera. Ora, mentre percorri questi ambienti, scopri gli elementi originali dell’architettura di Gaudí. Un privilegio da non perdere.
LA SCALA
L’accesso al piano principale avviene attraverso la scala del vestibolo sul Passeig de Gràcia. Era l’ingresso utilizzato per le feste della famiglia Milà-Segimon. A sinistra, si notano le colonne di pietra e le ringhiere in ferro battuto, realizzate con nastri di ferro attorcigliati che donano movimento ed eleganza. Alzando lo sguardo, sul soffitto e sulla parete di destra si apre un autentico giardino dipinto: fiori e campi primaverili accompagnano il percorso. Questo lavoro pittorico crea l’illusione di salire una scala sospesa, sostenuta da colonne reali e dipinte su entrambi i lati.

Pianta libera
Gaudí fu il primo a utilizzare la pianta libera in un edificio! Qui hai la possibilità di vederla. Le pareti non sostengono la struttura verticale dell’edificio: lo fanno le colonne. Era l’architetto più moderno del suo tempo. Nella sala espositiva, con una superficie di 1.200 m², la pianta libera si può apprezzare perfettamente perché non ci sono muri portanti e tutto è sorretto da colonne di pietra. Negli altri piani questo non è visibile, poiché per abitare (o lavorare) sono necessarie pareti divisorie.


Le due fotografie mostrano la costruzione del piano principale. Nota la struttura in ferro del cortile di Carrer de Provença in fase di montaggio. Nella foto di destra, si vedono le colonne che oggi si possono ammirare nella sala espositiva: un vero privilegio.
Colonne di pietra
In questo piano ci sono circa trenta colonne di pietra. Gaudí utilizzò un tipo di pietra molto resistente —ricorda che sostengono la struttura dell’edificio— ma anche adatta a incisioni decorative. La prima colonna del percorso è la più riccamente decorata: uno spettacolo di simboli e iscrizioni. Gaudí voleva rivelare e nascondere simboli e frasi allegoriche... Osservala con calma e prova a decifrarla.
Charitas; Rosa; perdona; oblida; tot; lo bé; creu.
Sono riferimenti religiosi —come charitas (carità/amore), perdona o dimentica— e la parola Rosa allude sia alla simbologia cristiana (la rosa come calice del sangue di Cristo) sia al nome della proprietaria della casa, Rosario, presente anche sulla facciata. Avvicinandoti, potrai vedere fiori scolpiti, croci e una conchiglia che arricchiscono il simbolismo di questa colonna unica.




Le altre colonne di pietra si possono osservare lungo il percorso, alcune con elementi decorativi.
I soffitti
Proseguendo nel piano principale, alza lo sguardo e osserva i soffitti. Nella prima parte del piano, non resta traccia di Gaudí. Dopo la sua morte, nel 1927 venne effettuata una grande ristrutturazione: furono demoliti circa 500 m² di soffitti, rimossi il parquet e una ventina di porte e finestre.
Nell’altra metà —quella che si affacciava su Carrer de Provença ed era affittata— tutti i soffitti di Gaudí furono conservati. Un’occasione unica per scoprire il Gaudí più autentico, che la Fundació Catalunya La Pedrera conserva e mostra. A differenza di altri edifici contemporanei, l’unicità dei soffitti di La Pedrera sta nel fatto che non sono piani. Le loro curve si adattano alla distribuzione irregolare della pianta. In questo piano puoi ammirare un repertorio eccezionale di soffitti in gesso decorato.
Per Gaudí era importante curare ogni dettaglio dell’edificio, e diceva: “L’ornamentazione, per essere interessante, deve rappresentare oggetti che ci ricordano idee poetiche (...). Possono essere rappresentazioni del regno animale o vegetale, oppure topografiche o minerali. Possono anche essere geometriche nelle forme, nelle superfici, nelle linee e nelle loro combinazioni.”
Qui hai l’opportunità di alzare lo sguardo e ammirare i soffitti più spettacolari dell’intero edificio, realizzati più di cent’anni fa.

